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3 agosto 2016

La città perduta dei nazisti” di James Douglas


Tra Clive Cussler e Glenn Cooper
Un thriller geniale. Un successo mondiale
Da Londra al Tibet sulle tracce di un segreto che potrebbe cambiare la storia


Titolo: La città perduta dei nazisti
Autore: James Douglas
Casa Editrice: Newton Compton
Data di uscita: 25 Agosto

TRAMA

1937. Una spedizione nazista, coperta dal massimo segreto, viene inviata da Hitler in Tibet, alla ricerca dei progenitori della razza ariana. Pochi anni dopo, Heinrich Himmler investe una fortuna e sacrifica le vite di centinaia di ebrei per trasformare il castello tedesco di Wewelsburg in un santuario delle SS.
Nessuno ha mai messo in relazione questi due eventi, finché Jamie Saintclair, esperto d’arte specializzato nel recupero di capolavori perduti, si imbatte nel vecchio e impolverato diario di suo nonno Matthew. Jamie credeva di essere il nipote di un mite pastore anglicano, e non di un eroe decorato della seconda guerra mondiale, membro dello Special Air Service, il corpo speciale dell’esercito britannico. E le sorprese non sono finite: il diario trascina Jamie nel passato, nella follia della seconda guerra mondiale, fino a un mistero per cui si sfidarono le più alte autorità naziste… Ma cosa ha a che vedere suo nonno con il Terzo Reich? E che cosa cercava Walter Brohm, scienziato nazista scomparso nel nulla, oscura figura che compare spesso nei ricordi di Matthew?
Da Londra al Tibet, dall’Europa all’Asia, Jamie si ritrova coinvolto in una caccia a un potere segreto, così terribile che persino Hitler ne aveva paura. Molte persone sono disposte a uccidere pur di recuperare ciò che si credeva perso per sempre, e qualcuno è già sulle sue tracce…



Un thriller geniale
Un successo mondiale

Uno scienziato nazista scomparso
Una disperata corsa contro il tempo

«Un libro che ti cattura completamente. Le pagine scorrono via una dopo l’altra e non ti rendi conto di aver fatto l’alba o di aver perso la tua fermata dell’autobus. Dire che questo libro è appassionante non basta a rendergli giustizia.»

«È il miglior libro che mi sia capitato da molto tempo a questa parte. Non riuscivo a smettere di leggere, dovevo sapere cosa sarebbe successo dopo…»



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