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19 gennaio 2017

“Se sbagliamo ci sarà un perché” di  Matthew Syed


Il rivoluzionario metodo per imparare dai propri sbagli
Google, Sky e Mercedes, il loro successo dipende da un nuovo modo di pensare


Titolo: Se sbagliamo ci sarà un perché
Autore:  Matthew Syed
Casa Editrice:  Newton Compton
Data di uscita:  26 Gennaio

TRAMA

Cosa hanno in comune il Team della Mercedes di Formula 1 e Google? E la squadra ciclistica del Team Sky e l’industria aeronautica? E in cosa potrebbero somigliarsi l’imprenditore James Dyson e il calciatore David Beckham? Sono tutti dei “Black Box Thinkers”, e il libro di Matthew Syed illustra questo metodo rivoluzionario. In che consiste? Il presupposto è l’esistenza di una sorta di scatola nera che ognuno di noi possiede, un po’ come quella degli aerei, dove viene conservata la memoria delle nostre azioni. Attingere a questo enorme bagaglio di errori già commessi per evitare di farne altri è la partenza, ma non è tutto. Il modello vincente dei marginal gains, cioè del guadagno marginale è l’altro elemento che può aiutarci ad avere successo in tutti i campi. Il principio è semplice: per migliorare non si può non tenere conto anche di quelli che apparentemente sembrano dei dettagli, perché il risultato è dato da una somma di elementi che concorre a determinarlo. Questa teoria applicata inizialmente allo sport, al business e alla politica, si sta diffondendo a macchia d’olio anche in tutte le situazioni quotidiane complicate che richiedono uno sforzo fuori dal normale, come nei rapporti tra genitori e figli, nelle relazioni professionali, nei rapporti interpersonali. Basato su un imponente numero di esempi reali e sui risultati delle ultime ricerche scientifiche, questo manuale ci può assicurare davvero una vita migliore, a patto di essere pronti a imparare dai nostri errori.

«Un libro con una tesi molto convincente!»
Daily Mail

«Trasformerà il vostro modo di pensare.»
The Times



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