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1 gennaio 2016

“Carne e ossa” di Lisa Emme

 

 

Una donna impavida e armata del proprio desiderio, volto alla conquista di un essere divino, di un vip difficile da sottomettere al dominio del suo piacere perverso”

Titolo: Carne e ossa
Autore: Lisa Emme
Casa Editrice: Milena Edizioni
Genere: Erotico
TRAMA 
 
Maria è una giovane e seducente trentenne, sicura della propria femminilità, piacevolmente succube di un erotismo diverso, affascinante, a lei sconosciuto. La sua ormai profonda esperienza non può che superare i limiti del proibito, di quel che fino a un attimo prima era lecito e inviolabile. Una nuova, eccitante sfida le si presenta dinanzi: un uomo, non uno qualsiasi, bensì un vip famoso e dedito allo spettacolo, uno di quelli paparazzati senza tregua, uno dei cosiddetti “irraggiungibili”. Inizialmente solo un sogno erotico a occhi aperti, diviene nel tempo sempre più umano e percepibile. Un provocare, quello di Maria, sottile ma eccitante e profondo, quanto basta a svelare la natura umana di una pseudo divinità fatta di carne e ossa, con tutte le sue debolezze e perversioni terrene. In una narrazione immersa nel quotidiano, una vicenda impossibile, che può essere una metafora del nostro rapporto con la vita ai tempi della crisi economica e morale.

 
                                          ESTRATTI

 
"Calzo le mie open top dal tacco 12 e mi sento denudare dagli occhi di quegli uomini, che incontro durante il mio cammino. Lo scalpiccio dei miei tacchi è un fracasso irruente e sfacciato che, al suo passaggio, impone la sua presenza attirando l'attenzione di chiunque. Il mio tacco 12 è il mio scettro e io sono la regina della seduzione. Io sono la femmina, la desiderata, l'amata, la spudorata, l'eccentrica e la megera. Io posso essere quel che desidero essere: io sono la migliore tra tutte. Io sono la divina"

 
"L’incontro con R. mi regalò qualcosa diverso, di inedito, di mai provato. Mi svegliò all’improvviso da un lungo letargo, e così mi sfilai di dosso le ragnatele di cui il mio corpo ancora giovane e i miei sensi si erano rivestiti. Avvertivo l’assoluta necessità e l’impazienza di sentirmi di nuovo femmina, desiderata, sexy. Era solo colpa sua se questa donna, un tempo impeccabile, ora non desiderava altro che arrendersi al peccato."

 
"Per un eroe ci vuole un'eroina e forse io, che ho fatto dei miei innumerevoli difetti un pregio, non sono affatto meritevole di tanto eroismo. È probabile che io non possa comprendere la tua profonda umanità nello stesso modo in cui tu non puoi capire la mia costante e irrequieta superficialità. Per non essere tanto comune quanto banale ho messo a nudo la mia vera natura, spaventando e inorridendo chi non si priverebbe mai della propria maschera per non rischiare di non essere conforme e non accettato. Mi convinco che niente può essere più profondo della superficialità, e mi ricredo sul fatto che tu possa comprendere".

Mi incuriosisce molto voi che dite?

Pagina di Lisa Emme su Milena Edizioni:http://www.milenaedizioni.com/#!lisa-emme/c11uw
 




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