BLOGTOUR “Tutto il buio dei miei giorni” di Silvia Ciompi
Buongiorno
a tutti oggi c’è la penultima tappa del BlogTour dedicato al
romanzo “Tutto il buio dei miei giorni” di Silvia Ciompi, uscito
il 10 Aprile grazie alla Sperling & Kupfer, un libro che ha
riscosso molto successo sulla piatta forma Wattpad con oltre
tre milioni di lettrici.
Io
ho avuto l’onore di fare una piccola intervista all'autrice, Silvia Ciompi è
una ragazza straordinaria è stata gentilissima ad accettare e la
ringrazio ancora di cuore per la sua disponibilità, spero di
incontrarti di persona per avere un autografo perché ho amato
davvero il tuo libro, la storia di Camille e Teschio ti entra
nel cuore, non dovete farvelo scappare.
INTERVISTA
Come
è nata questa storia?
Per
cominciare vorrei ringraziarti e ringraziare il blog per questa
intervista! L’idea della storia è nata circa tre anni fa, un
pomeriggio di primavera prima di una partita. C’era il sole caldo
di una città di mare, la curva piena, il fermento prima
dell’apertura dei cancelli e, camminando nel parcheggio sterrato
sotto allo stadio, mi è venuta l’idea di scrivere una storia che
parlasse di quello: della curva, degli ultras e di una ragazza come
me che si rapporta a quel tipo di realtà. Per la parte legata alla
disabilità invece ho attinto alla mia esperienza indiretta
all’interno del contesto ospedaliero, perché mia madre è un
medico dell’emergenza e lavorando in un piccolo ospedale è
un’ambiente che conosco da vicino.
Ho
fuso le due cose insieme, cercando di porre al centro il tema della
diversità e della disabilità unita alla storia d’amore, e tre
anni dopo eccoci qui!
Ami
anche tu il calcio?
Il
calcio è la mia più grande passione, oltre alla scrittura. È
proprio un amore viscerale e profondo, come quello di Teschio e
Camille. Un attaccamento alla città, alla storia della tifoseria e
agli ideali che la rappresentano. Oltre allo sport in sé per sé, la
cosa che mi ha fatto innamorare del calcio è stata il tifo
organizzato, il mondo delle curve, l’infinita passione e sacrificio
che c’è dietro e che, purtroppo, con i fatti di cronaca spesso
passa in secondo piano nei confronti dell’opinione pubblica.
Ti
sei ispirata a qualcuno per Camille e Teschio?
Teschio
rispecchia sicuramente il tipo di ragazzo e di uomo che si può
trovare in un contesto del genere, ma il personaggio nel complesso
l’ho costruito da zero, mettendoci molto di me. Ha il mio carattere
schivo, chiuso e parla poco esattamente come me. Camille invece è
una ragazza normale, con una famiglia normale, una studentessa
qualsiasi di quelle che si aggirano per i dipartimenti di Storia
dell’arte di una città universitaria. Anche lei è nata quasi da
zero senza un corrispettivo reale.
Teschio
è un personaggio davvero complicato ma anche perfetto per Camille,
hai avuto difficolta a interagire con lui nello scrivere?
Teschio
ha un po’ incanalato tutte le sofferenze di un mio periodo buio. È
il mio personaggio preferito in assoluto e ho cercato di renderlo più
vero e vivo che mai.
Quando
hai iniziato a scrivere questa storia su Wattpad ti saresti mai
immaginata tutto questo successo?
Wattpad
per me è stato un tentativo, la storia è nata molto prima di
approdare sulla piattaforma. Quando ho scoperto questa realtà di
storie e possibilità per gli scrittori emergenti, ero in un periodo
della mia vita veramente buio e mi sono concentrata con costanza
sulla crescita della storia, sulla scrittura, per evadere dalla
realtà e darmi un obiettivo concreto. Però, sinceramente, non mi
sarei mai aspettata che una storia così, con queste tematiche,
potesse raggiungere un tale successo.
Quale
canzone sceglieresti come colonna sonora per il tuo romanzo? E perché
proprio quella?
Di
canzoni ce ne sono diverse! Vasco è un pezzo fondamentale della mia
vita e di tutto quello che scrivo, infatti “Anima fragile” è la
canzone preferita di Teschio. Poi c’è “Dio come ti amo” di
Modugno che rappresenta perfettamente il tipo di amore folle e
viscerale di questi due pazzi e, infine, i Thegiornalisti. Ogni loro
canzone mi fa pensare ai Lumille (la ship che usano le mie lettrici
per Luca e Camille), soprattutto: “Questa nostra stupida canzone
d’amore.”
Nel
tuo libro c’è un mix di emozioni davvero forti, quale vorresti che
provasse di più il lettore?
Mi
piacerebbe che questa storia fosse un viaggio attraverso il dolere,
perché purtroppo quello tocca la vita di ognuno di noi, anche se in
modo diverso. E poi c’è l’accettazione, l’andare avanti, il
ricominciare e la speranza. Spero che questa storia ne restituisca
almeno un pochino al lettore, una volta sfogliata l’ultima pagina.
Che bella questa intervista <3
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