18 aprile 2018

BLOGTOUR “Tutto il buio dei miei giorni” di Silvia Ciompi



Buongiorno a tutti stamattina c’è l’ultima tappa del BlogTour dedicato al romanzo “Tutto il buio dei miei giorni” di Silvia Ciompi, uscito il 10 Aprile. Oggi tutti i blog che partecipano pubblicheranno la recensione, mi raccomando non perdetevi questo libro perché è bellissimo, ti entra nel cuore e ci resta.



Titolo: Tutto il buio dei miei giorni
Autore: Silvia Ciompi
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Data d uscita: 10 Aprile

TRAMA

«Noi siamo cicatrici, siamo incendi, siamo bruciature e cenere.»
Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva.
Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe.Tra di loro c'è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora.
Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.


RECENSIONE


Il libro ci racconta la storia di Camille, una ragazza di vent’anni che ama il calcio, ama i weekend quando va allo stadio per fare il tifo alla sua squadra, ama la sua curva con la gente che esulta, urla e canta con le bandiere che vengono sventolate, lo ama in tutte le stagioni e tutto è iniziato quando suo padre l’ha portata allo stadio al giorno del suo sesto compleanno, all’inizio lo detestava quel posto ma dopo un po’ si rende conto che aspettava l’arrivo del Weekend con euforia, trovando anche il suo posto sulla curva, dove si trovano gli ultras, fino a quel maledetto giorno.
Era una mattina normale, Camille stava andando allo stadio con suo padre e con la sua amica Alice, che ha conosciuto nel luogo che ama, stava andando tutto bene, stava ridendo con la sua amica ed era emozionata perché stava per andare nella sua curva fino a quando non ha attraversato la strada senza guardare, sono bastati solo pochi secondi, una macchina la prende e le stravolge la vita per sempre.
Su quell’auto c’era Teschio, insieme ai suoi amici che fanno parte degli ultra, un paio di volte i loro sguardi si sono incrociati ma non c’è stato altro, invece adesso sono legati.  Lui aveva osservato spesso Camille, sempre con il sorriso, piena di energie ma ora da quel incidente la sta vedendo spegnersi sotto gli occhi e si sente colpevole, così decide di tirarle fuori  di nuovo  la sua voglia di vivere ma piano piano il loro legame diventa ancora più forte e Teschio si rende conto che non va più da lei per aiutarla a stare bene ma perché desidera la sua compagnia, però ha paura di questo sentimento perché non si sente degno di lei e soprattutto anche per le cicatrici del passato.
Camille e Teschio riusciranno a superare tutto o il dolore è più forte?
Ho amato ogni singola pagina di questo romanzo, come ho scritto prima è un libro che ti entra nel cuore e rimane lì, la scrittrice è riuscita a scrivere una storia intensa, piena di dolore ma anche di speranza e di voglia di vivere e tutto questo attraverso gli occhi di Camille.
La protagonista è una ragazza fantastica, si all’inizio si lascia andare e non lotta ma la capivo, aveva bisogno di buttare fuori tutto il suo dolore, la sua vita prima era perfetta, ma adesso la situazione è diversa perché ormai è spezzata, sia fuori che dentro, i suoi genitori la guardano e pretendono che lei ritorni come era prima ma non succederà mai, l’unica persona che le da una mano ricordando cosa significa vivere e che deve lottare è Teschio. Lui è l’unica persona che la sproni ad affrontare le cose a testa alta ed a reagire, Teschio le tira fuori un lato combattivo che non pensava di avere. Camille ha più forza di quanto pensi, per questo l’ho amata, ho fatto il tifo per lei dall’inizio fino alla fine, è una tosta Camille ed è l’unica che può stare con un tipo come Teschio.
Lui non è il classico protagonista maschile, non è il classico bad boy che troviamo spesso, Teschio è complicato, intenso, spezzato dentro, pieno di rabbia e dolore verso la sua famiglia per averlo lasciato, sua madre è morta a causa di un tumore e suo padre ha preferito commettere un atto orribile invece di pensare al bene della moglie e il figlio.
Gli Ultra sono la sua famiglia, Bolo, Rico, Vale sono i suoi fratelli, quando è su quella curva si sente bene, quello è il suo posto. Aveva già notato Camille la osservava di nascosto, le era entrata già prima nella pelle senza averle mai parlato, c’era qualcosa negli occhi di lei che lo sconvolgeva, quando l’ha vista a terra ha provato tanta paura e senso di colpa, ha sempre avuto timore di essere come suo padre, di distruggere ogni cosa che tocca e quando c’è stato quell’incidente per lui è stata come una conferma ma grazie a Camille riesce a capire che non è come lui e che può avere di meglio nella sua vita. L’ho amato Teschio ma devo essere sincera devi essere davvero forte per stare con uno così perché se non lo sei ti distrugge.
La loro storia è intensa, piena di prove da superare e soprattutto di dolore, li ho trovati perfetti, soprattutto perché insieme sono forti ma possono anche distruggersi a vicenda, per questo li ho trovati veri.
La scrittura è scorrevole, avere tutti e due i punti di vista ci fa conoscere meglio entrambi, dandoci una visuale di 360 gradi della storia, Silvia Ciompi ci regala un romanzo diverso dal solito pieno di emozioni, si ci possiamo spezzare ma possiamo ancora avere la forza di lottare fino all’ultimo respiro, non perdetevi questo libro perché vale davvero la pena di leggerlo e di conoscere Camille e Teschio.



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