14 febbraio 2019

“Il palazzo dei sogni perduti” di Charlotte Betts


Un romanzo imperdibile per gli amanti di Dinah Jefferies, Lucinda Riley e Jenny Ashcroft.


Titolo: Il palazzo dei sogni perduti
Autore: Charlotte Betts
Casa Editrice: Newton Compton
Data di uscita: 20 Febbraio

TRAMA

Perfetto per chi ama Dinah Jefferies e Lucinda Riley

«Romantico, coinvolgente e estremamente soddisfacente.» Katie Fforde


India, 1798. A un passo dal coronare il sogno di una vita, Beatrice Sinclair, non più nel fiore degli anni, viene colta da un’atroce sventura e perde l’attempato marito e il figlio che le stava crescendo in grembo. Scacciata dalla famiglia acquisita, si ritrova in una situazione disastrosa, ma il destino la mette davanti all’unica scelta possibile: abbandonare lo Hampshire e raggiungere suo fratello nell’India dove ha già trascorso l’infanzia. Quello che scopre al suo arrivo è sorprendente: il fratello ha sposato una splendida fanciulla del posto e vive a ridosso di un harem in un immenso palazzo, il Jahanara Mahal, teatro sfarzoso di un’epoca principesca finita col furto di un leggendario diamante. Confinata nella ¬zenana¬ con le altre abitanti di palazzo, Beatrice si ritrova isolata in un mondo che non le è familiare e deve affrontare la sfida di ricostruire la sua vita, cercando al tempo stesso di ricostruire quel palazzo ormai in rovina che occupa da sempre i suoi sogni. Può riuscirci solo mettendo a frutto uno dei suoi talenti, mentre sullo sfondo francesi e inglesi si contendono le ricchezze della regione e con le armate napoleoniche alle porte, la situazione si fa sempre più tesa. A complicare le cose arriva Harry Wyndham, compagno di giochi d’infanzia ormai diventato uomo. Tra sogni, sospiri, ricami variopinti e intrighi di palazzo, Beatrice dovrà decidere per cosa batte il suo cuore.

Dall’autrice vincitrice del premio Romantic Novelists’ Association’s Historical Category

«Una storia meravigliosa che fa riflettere.»

«Una scrittura fluida, piacevole e brillante.»

«Un’autrice che non delude mai.»

«Non ho mai visitato l’India, ma questo romanzo ne fa un ritratto così vivido e meraviglioso che sembra di esserci stati.»


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