26 novembre 2015

Il Dio della colpa” di Michael Connelly

 

Da martedì è in libreria Il Dio della colpa, il nuovo libro di Michael Connelly. Il protagonista torna a essere Mickey Haller, lo spietato avvocato a cui l'autore ha dedicato molti dei suoi legal thriller.
La Piemme ci darà la possibilità a noi lettori di aggiudicarsi una copia autografata dall'autore, partecipando a un contest che troverete qui https://www.facebook.com/events/1912452595647046/



Titolo: Il Dio della colpa
Autore: Michael Connelly
Casa Editrice: Piemme


TRAMA

 
Mickey Haller è un uomo complicato, con una vita complicata. Deve fare i conti con un passato di eccessi, con una figlia che non vuole più saperne di lui e, più prosaicamente, con le necessità quotidiane, tra cui quella di guadagnare quel tanto che basta a mandare avanti il suo studio.
È per questo che, quando riceve un messaggio sul cellulare mentre è in un’aula di tribunale, impegnato a difendere il suo cliente dall’accusa di aggressione, la sua attenzione viene immediatamente catturata. A mandarglielo è Lorna, la sua segretaria, e il testo è questo: «Chiamami subito. Si tratta di un 187». Il numero, che in California corrisponde al codice dell’omicidio, cattura immediatamente la sua attenzione. Occuparsi della difesa in un caso di omicidio significa guadagnare un bel mucchio di soldi e l’eventualità non lo lascia certo indifferente.
Quando poi scopre che la vittima, una prostituta che pensava di aver rimesso sulla retta via, era già stata sua cliente, non ha più dubbi sull’opportunità di accettare l’incarico. A muoverlo però non è solo il bisogno di guadagnare, ma i fantasmi di un passato che gli si rivela diverso da come l’aveva vissuto e una sete di giustizia che nasconde un forte desiderio di redenzione personale.
Ed è proprio il personaggio di Haller, l’avvocato fuori dagli schemi che prepara i processi dal sedile posteriore della sua Lincoln, un uomo pieno di difetti, ma forse proprio per questo decisamente autentico, a rendere così speciali i romanzi di cui è protagonista.
Ancora una volta Michael Connelly riesce a creare un universo che supera i confini della narrativa di genere per avvicinarsi alla vera letteratura.

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