COVER REVEAL “COME UN FULMINE A CIEL SERENO” di A.L. Jackson
Oggi c’è il cover reveal del terzo volume della Serie “Bleeding Stars” di A.L. Jackson, un nuovo romanzo auto-conclusivo, Lei è un meraviglioso incubo e lui un perfido sogno...
Non vedo l'ora di leggerlo.
Titolo: COME UN FULMINE A
CIEL SERENO
Autore: A.L. Jackson
Data di uscita: 6 Giugno
TRAMA
Sai cosa si prova subito
prima che un fulmine cada? Il modo in cui puoi sentire l'elettricità
scorrerti nelle vene? I fremiti di avvertimento che crepitano
nell'aria densa? Questa è un'emozione che Tamar King ha inseguito
per tutta la vita finché non è diventata proprio la cosa da
cui è dovuta fuggire.
Negli ultimi quattro anni,
Tamar si è nascosta in un mondo isolato creato da lei stessa. Era al
sicuro. Nessuno poteva toccarla. Finché Lyrik West non è piombato
nella sua vita.
Lui è il primo chitarrista
dei Sunder e tutto ciò che lei non potrà mai avere. Tuttavia,
l'oscuro e bellissimo rockettaro diventa l'unica cosa che Tamar
desidera ardentemente.
Lyrik ha dedicato la sua vita
alla band e il successo che ha raggiunto gli è costato caro.
Amareggiato, duro e pieno di rimpianti, si rifiuta di lasciarsi
andare di nuovo, ma dall'istante in cui vede Tamar King, non desidera
altro che passare una notte di passione con lei.
La splendida barista si
rivela essere molto più di quanto si aspettasse. La loro attrazione
è irrefrenabile, il loro desiderio travolgente. Basta un solo tocco
ed entrambi prendono fuoco.
Ma vale la pena essere
bruciati?
“Crepitante di emozioni e
sfrigolante di passione, la storia di Lyrik e Tamar è così
elettrizzante che vi lascerà felicemente soddisfatte, eppure
desiderose di averne di più.” – M. Leighton, autrice bestseller
del NYT
“Temo di non avere
abbastanza stelline da dare a una storia magnifica come questa,
perché anche il punteggio più alto non renderebbe giustizia a
questo libro.” – Natasha is a Book Junkie
“Questa storia vi
trafiggerà la mente e il corpo come un fulmine che squarcia il cielo
durante una pioggia torrenziale che si abbatte sul vostro cuore. Do a
questo romanzo 5 stelline piene e lo consiglio vivamente a tutte.”
– Smokin' Hot Reads
A.L. Jackson è un'autrice bestseller del New York Times e di USA Today. Scrive emozionanti e sensuali storie d'amore che hanno per protagonisti ragazzi che amano essere un po' “cattivi”.
Le sue serie di successo sono The Bleeding Stars, The Regret Series, Closer to You e la recentissima Fight for Me.
Quando non scrive, la si può trovare a rilassarsi a bordo piscina con la sua famiglia, a sorseggiare cocktail con le sue amiche e, naturalmente, con il naso immerso in un libro.
ESTRATTO
«Dimmi cosa vuoi, Red»
dissi in un roco mormorio.
In lontananza, un tuono
rombò. I suoi occhi blu lampeggiarono. Si accesero di coraggio e
paura.
Per qualche motivo, quello
sguardo mi fece tremare.
Quasi con aria di sfida, lei
sollevò il mento, alzò le sue piccole mani e mi afferrò i polsi.
«Voglio che mi baci.»
Porca puttana.
Solo Red poteva chiedermi
l'unica cosa che non volevo dare. I ricordi tracciarono una scia di
panico nella mia coscienza. Rammentandomi cosa avevo fatto. Perché
non avrei mai potuto avvicinarmi troppo.
Dov'era realmente riposta la
mia lealtà.
Serrai la mascella e la
strinsi più forte. Il mio cuore stava facendo di tutto per
respingere questo. Urlandomi di mettere giudizio e di farlo in
fretta. Di voltarmi e andare via. Non c'erano dubbi che i miei piedi
avessero ufficialmente varcato la zona proibita. Oltrepassato il
limite.
Red stava cercando di
condurmi in luoghi dove non volevo andare.
Internamente, stavo
combattendo come uno stramaledetto pazzo. Diviso tra l'attaccarla
verbalmente come avevo fatto l'ultima volta che mi aveva tentato con
il bisogno di affondare in lei, di scoprire gli innumerevoli segreti
che nascondeva dentro di sé, e il prenderla tra le braccia e
svelarle i miei.
Ero in guerra totale con i
miei istinti. La cosa assurda era che non sapevo nemmeno più quali
fossero.
Non quando si trattava di
lei.
Esitando, ondeggiai avanti e
indietro in preda all'indecisione. Avvicinandomi di più a quelle
carnose labbra rosse ad ogni movimento.
La sua attenzione balenò sul
mio viso. Si spostò dai miei occhi alla mia bocca e viceversa.
Strinse la mia giacca tra le mani.
«Cosa vuoi tu?» chiese,
rivolgendomi la mia stessa domanda. La sua voce era un mix sfrontato
e bisognoso tra la sirena che non aveva problemi a mettermi al mio
posto e la delicata vulnerabilità che continuava a manifestarsi.
Tirai fuori la lingua e mi
umettai il labbro inferiore.
Morivo dalla voglia di
assaggiarla.
«'Fanculo.»
Suppongo che mi avrebbe
ucciso comunque.
La mia bocca si abbatté con
forza sulla sua. Allo stesso tempo, affondai le mani nei suoi
riccioli rosso rubino.
Sì. Non c'era alcun dubbio,
cazzo. Questo era ciò che volevo. Ogni esitazione mi abbandonò.
Le strinsi i capelli tra le
dita e le strattonai la testa all'indietro per avere un migliore
accesso a quella bocca imbronciata che era apparsa in molte delle mie
fantasie. Avevo bisogno di prendere di più da questa ragazza.
Perché, diamine, se dovevo
arrendermi, allora mi sarei preso tutto.
«Red» gemetti quando mi
ritrassi per un secondo. Riprendendo a baciarla, chiusi le labbra
intorno al suo carnoso labbro inferiore che mi seduceva da mesi.
Dannazione, era deliziosa.
Lo tirai e lo succhiai, prima
di fare lo stesso con il labbro superiore.
Un brusco respiro le sfuggì
dalla bocca, e piccolissime fitte di dolore mi infervorarono
maggiormente quando lei affondò le unghie nella mia nuca.
Tamar era bassa, e mi
ritrovai a sorridere contro la sua bocca quando si alzò in punta di
piedi per avvicinarsi ancora di più a me, mentre io la schiacciavo
contro il muro. Intrappolandola contro il mio uccello che era duro
per lei da giorni... da un maledetto anno, in verità.
Ma santo cielo, era diventato
insopportabile da quando l'avevo buttata fuori da casa mia due giorni
fa. Quando avevo cercato disperatamente di tenerla lontana perché
sapevo bene che stava cercando di sfondare le mie barriere. Quando
ero stato abbastanza sciocco da pensare che ci fosse una possibilità
che non saremmo finiti proprio qui.
La sua lingua carezzò la
mia. Titubante all'inizio. Come se anche per questa ragazza fosse
passato tanto tempo da quando aveva baciato qualcuno. Come se fosse
estraneo, troppo, e allo stesso tempo, troppo poco.
Poi lei si aprì
maggiormente. Sentendo il bisogno di qualcosa di più.
Intrecciò la lingua alla
mia. E gemette.
Fottutamente sexy.
«Esatto, così...
mostramelo, Red» mormorai in tono persuasivo contro la sua bocca.
«Mostrami ciò che hai.»
Il mio uccello pulsò, e la
sollevai da terra così che potesse avvolgere le gambe intorno alla
mia vita. Quello era il loro posto. E quel dannato vestito... quel
dannato vestito che mi aveva quasi messo in ginocchio quando aveva
varcato le porte della chiesa e percorso la navata, si arricciò
intorno alle sue cosce.
Tenendola inchiodata alla
porta con il mio corpo, feci scivolare con decisione le mani lungo i
suoi fianchi. Avevo un unico obbiettivo in mente. I miei pollici
lambirono le punte turgide dei suoi capezzoli che spuntavano
attraverso il tessuto sottile del suo abito.
Merda.
«Lyrik» ansimò.
Gemetti con un sorriso sulle
labbra. Tutto il mio corpo vibrò quando venne travolto da una nuova
ondata di lussuria. «Dammi qualche minuto, piccola, e griderai quel
nome.»
Me ne sarei assicurato.
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