23 settembre 2016

“Il diario perduto del nazismo” di  Robert K. Wittman David Kinney


Dal vincitore del premio Pulitzer
Il libro evento dell’anno
I segreti di Adolf Hitler nei diari inediti di Alfred Rosenberg e del Terzo Reich


Titolo: Il diario perduto del nazismo
Autore: Robert K. Wittman David Kinney
Casa Editrice: Newton Compton
Data di uscita: 29 Settembre

TRAMA

Nell’aprile del 2013, Robert Wittman, ex agente dell’FBI con grande esperienza nel recupero di reperti storici, ha ritrovato il diario di Alfred Rosenberg, il filosofo tedesco conosciuto come il padre dell’ideologia nazista e membro di spicco della ristretta cerchia di Hitler.
Un documento unico e prezioso, ricco di riflessioni, conversazioni e progetti condivisi con il Führer, che aveva nominato Rosenberg capo ad interim del partito nazista, quando nel 1923 era stato arrestato per un fallito colpo di stato. Rosenberg aiutò a pianificare l’invasione nazista e la successiva occupazione dell’Unione Sovietica e nel 1933 fu nominato da Hitler Responsabile Esteri per il Partito. Il ruolo svolto da Rosenberg nel Terzo Reich e le tragiche conseguenze che ne sono derivate, non devono essere sottovalutati: le sue idee hanno gettato le basi per il lavaggio del cervello di un’intera nazione, e fornito alla gente il lasciapassare per il massacro di milioni di persone. Il diario, già rinvenuto negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale, nascosto dietro una finta parete in un castello bavarese, era stato utilizzato come prova durante il processo di Norimberga. In seguito, le 425 pagine, che riportano anche i pensieri e le parole di Hitler nei giorni precedenti alla sua morte, scomparvero. Per anni studiosi di tutto il mondo e fanatici dell’ideologia nazista gli hanno dato inutilmente la caccia, finché Robert Wittman, dopo lunghe e faticose ricerche, lo ha riportato alla luce. Un viaggio avvincente e inquietante in uno dei momenti più bui della storia mondiale.


Dopo 70 anni torna alla luce il diario inedito del nazismo
Un evento mondiale
Tradotto in 28 Paesi
Dal giornalista premio Pulitzer

«Un manoscritto illuminante di oltre 400 pagine, per quasi sessant’anni dato per disperso. Ci sono voluti due uomini – un ex agente dell’FBI e un ex archivista dell’Holocaust Memorial Museum di Washington – e una dozzina d’anni di ricerche per riportare alla luce questo prezioso documento: uno dei pochi diari scritti da un membro della cerchia più ristretta di Hitler giunti fino a noi.»
New York Times

«Non bastano le parole per raccomandare la lettura di questo volume. È un nuovo deciso atto d’accusa nei confronti del Terzo Reich, un ulteriore rafforzamento di quello che negli ultimi settant’anni è diventato un mantra: non dobbiamo dimenticare né, cosa ancora più importante, permettere che questa inumana pagina di storia si ripeta.»
New York Journal of Books



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