Blogtour “Baby Don’t Cry” di Paola Garbarino
Buongiorno a tutti oggi inizia un mini blogtour dedicato al romanzo “Baby Don’t Cry” di Paola Garbarino uscito il 26 Ottobre, io e una mia cara amica del blog Rachel Sandman Author vi parleremo di questo libro oggi vi lasceremo degli estratti per incuriosirvi, mi raccomando seguiteci.
Passato
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Mi
guarda ridere per un lungo istante, sorridendo, poi torna serio
“Allora, perché non mi parli?”
“Sì
che ti parlo, Milo.”
“Ti
piace parlare con me?” è serio, non sembra una battuta maliziosa.
“Sì…
il più delle volte. Ma io non ricordo un ragazzino che parlava con
me, mi ricordo uno che m’infastidiva, che mi tirava i capelli, che
mi slacciava il grembiule, che mi chiedeva sempre la mia focaccia e
che mi chiamava Vomitilla.”
“Hai
un ricordo di me proprio insopportabile…”
“Ma
no, dài, ricordo anche che mi passavi i compiti di matematica, che
al posto della focaccia spesso mi regalavi M&M’s e che mi
facevi battute divertenti. Eri simpatico. A modo tuo. Lo sei.”
“Uhm,
proprio una dichiarazione ardente!” serio. Sembra quasi deluso.
Rido di
nuovo “Vuoi che scriva qualcosa su di te sui muri del bagno?”
“Se
fosse una cosa carina, sì!”
“Non
ci sono brutte cose su di te, su queste mura.”
“E
cosa c’è?”
“Oh,
come se tu non lo sapessi!”
“Dài,
dimmelo!”
“Tutta
una serie di: Milo ti amo, Milo T.V.T.B., Baciami Milo! Romano
forever! E altre imbarazzanti sulle tue doti baciatorie e i tuoi
attributi.” facendo anche la voce smielata e svenevole.
Fa il
sorrisetto “È stato proprio interessante sentirti dire queste
frasi, anche se non le provavi. Magari un giorno me le dirai
diversamente.”
L’istinto
mi dice di chiudermi di nuovo in uno dei gabinetti ma riesco a
trattenermi “Bello sognare, eh?!” la butto sull’ironia.
“Oh,
sì! Una delle poche cose davvero belle che abbiamo… soprattutto se
poi i sogni si avverano.”
TRAMA
Lui non mi aveva mai fatto
male. A parte la prima volta, per parecchi secondi per me
interminabili ma non l’aveva fatto apposta. E a parte nel mio cuore
e lì l’aveva fatto apposta.
Ogni cosa mi faceva pensare a
lui, perché Milo era dappertutto.
Ed era dappertutto perché
era dentro di me.
Il cuore mi batte
velocissimo. Lui mi ha già conquistata ma non posso mica
confermarglielo “Sei proprio un arrogante!”
“Lo sento… come ti batte
il cuore ogni volta che ti bacio.”
“Magari io non provo niente
di tutto ciò, brutto presuntuoso! Magari il mio cuore batte così
perché ho problemi cardiaci. Magari è solo che mi piace baciarti
perché non mi sbavi la faccia come altri.”
“Quali altri?”
Milo e Petra si conoscono
dalle elementari e adesso stanno per laurearsi. Da anni sono amici
con benefici, trascorrono momenti infuocati nel privato ma quasi si
ignorano appena messo piede fuori dal letto. Come sono arrivati a
questo punto?
Si può crescere con l’idea
del principe azzurro e del lieto fine e non soccombere alla realtà
delle relazioni moderne?
La storia di un piccolo
grande amore, una di quelle come ce ne sono tante: il primo
batticuore della giovinezza, quell’esperienza straordinariamente
intensa, meravigliosa e difficile, che può essere l’adolescenza;
quell’amore che si sente potente e fragile allo stesso tempo, che
si crede immortale e invincibile. La storia che sarà la base di
tutte le nostre relazioni future: coi suoi picchi, i suoi sbagli, le
sue emozioni estreme, le piccole ossessioni, la complicità degli
amici, la passione che sboccia.
E poi la presa di coscienza,
la perdita dell’innocenza, del crescere, del diventare grandi.
È vero, le fiabe forse sono
morte ma si può ancora sperare nel vissero felici e contenti.
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