BlogTour “Baby don’t cry” di Paola Garbarino
Buongiorno a tutti oggi c’è l’ultima tappa del mini blogtour del romanzo “Baby don’t cry” di Paola Garbarino, uscito il 28 Ottobre, stamattina vi farò la recensione del libro.
Titolo: Baby don’t cry
Autore: Paola Garbarino
Data di uscita: 28 Ottobre
TRAMA
Lui non mi aveva mai fatto male. A parte la prima volta, per parecchi secondi per me interminabili ma non l’aveva fatto apposta. E a parte nel mio cuore e lì l’aveva fatto apposta.
Ogni cosa mi faceva pensare a lui, perché Milo era dappertutto.
Ed era dappertutto perché era dentro di me.
Il cuore mi batte velocissimo. Lui mi ha già conquistata ma non posso mica confermarglielo “Sei proprio un arrogante!”
“Lo sento… come ti batte il cuore ogni volta che ti bacio.”
“Magari io non provo niente di tutto ciò, brutto presuntuoso! Magari il mio cuore batte così perché ho problemi cardiaci. Magari è solo che mi piace baciarti perché non mi sbavi la faccia come altri.”
“Quali altri?”
Milo e Petra si conoscono dalle elementari e adesso stanno per laurearsi. Da anni sono amici con benefici, trascorrono momenti infuocati nel privato ma quasi si ignorano appena messo piede fuori dal letto. Come sono arrivati a questo punto?
Si può crescere con l’idea del principe azzurro e del lieto fine e non soccombere alla realtà delle relazioni moderne?
La storia di un piccolo grande amore, una di quelle come ce ne sono tante: il primo batticuore della giovinezza, quell’esperienza straordinariamente intensa, meravigliosa e difficile, che può essere l’adolescenza; quell’amore che si sente potente e fragile allo stesso tempo, che si crede immortale e invincibile. La storia che sarà la base di tutte le nostre relazioni future: coi suoi picchi, i suoi sbagli, le sue emozioni estreme, le piccole ossessioni, la complicità degli amici, la passione che sboccia.
E poi la presa di coscienza, la perdita dell’innocenza, del crescere, del diventare grandi.
È vero, le fiabe forse sono morte ma si può ancora sperare nel vissero felici e contenti.
RECENSIONE
Il romanzo ci racconta la storia tra Petronilla e Milo, si sono conosciuti quando facevano quinta elementare, lui si era appena trasferito e avrebbe finito la scuola con loro; appena Petro ha posato gli occhi su di lui ha capito che era diverso e avrebbe voluto provare a essergli almeno amica, l’unica amica che aveva era Vera, i suoi avrebbero voluto che ci provasse. Così ,appena lui si siede nel banco accanto a lei, prova a presentarsi ma gli vomita sulle scarpe, da quel giorno Milo la sempre presa in giro chiamandola Petronilla Vomitilla.
Alle medie continuavano a battibeccare, alcune volte la prendeva ancora in giro per il fatto accaduto in quinta elementare, in terza Media tutte avevano avuto già il loro primo bacio tranne Petra fino a quando, durante una festa, giocando alla bottiglia esce lei insieme a Milo, costretta entra nell’armadio insieme a lui.
Milo la prende in giro chiamandola Fifa Blu e un po’ ha ragione, ma poi si butta e si baciano, lui rappresenta tutte le sue prime volte, alle superiori avevano provato a essere qualcosa di più ma tra incomprensioni si sono feriti tutte e due , a un certo punto avevano anche pensato di provare a essere amici con benefici, soddisfare i loro desideri, senza creare problemi e aspettative ma i problemi causati da incomprensioni, battibecchi e segreti continuano ad allontanarsi e avvicinarsi, fino a quando scoppia tutto. Petra riuscirà a superare tutte le sue paure e Milo sarà ancora lì accanto a lei?
Questo romanzo è una vera altalena di emozioni, la scrittrice è riuscita a descrivere tutte le sfumature dell’amore, da quello adolescenziale a quello adulto, crescendo quel sentimento si evolve con noi. Ci mostra anche la paura di andare avanti e di diventare adulti e questo ce lo fa vedere tramite la protagonista Petra.
Devo essere sincera con voi io ho odiato Petra l’avrei presa a testate, tutti i suoi film mentali la bloccavano e la facevano soffrire, si faceva del male da sola tenendosi lontano dall’amore, aveva paura di lasciarsi andare e di crescere perché sapeva che sarebbe stata delusa, ha visto il matrimonio dei suoi genitori spezzarsi e le sue insicurezze crescevano di pari passo, dentro sognava la storia d’amore dei film con il “vissero per sempre felici e contenti” ma dopo che Milo la fatta soffrire è cambiata e si è tenuta lontana dalle emozioni. A causa di alcune stronze (Scusate per il termine ma se lo meritano) a delle voci e anche a delle sue paure ha fatto scoppiare tutto, non solo ha spezzato se stessa ma anche un'altra persona, per tutto quel tempo avrebbe potuto chiarirsi invece lei no è andata avanti con la sua fifa, Milo ha ragione chiamarla fifa blu. Alcune volte lo potuta anche capire ma per stare con lei ci vuole molta pazienza.
Il caro Milo dovrebbe essere fatto santo, lui è paziente con Petra io al suo posto l’avrei mandata via ma lui è innamorato, e farebbe e sopporterebbe di tutto per lei, però anche lui poteva essere un po’ più furbo, avrebbe potuto essere un po’ più diretto ma è impossibile non amarlo, io lo avrei stretto a me e non lo avrei più lasciato andare.
La storia è davvero bella, non è la classica storia d’amore, Paola Garbarino ci mostra anche le sfumature più oscure dell’amore come le paure e le nostre insicurezze, ha creato un mix perfetto che ti tiene incollato al libro fino alla fine. La scrittura è scorrevole e i capitoli dove ci mostra il loro passato ha aiutato a capire meglio il rapporto tra Petra e Milo, ve lo consiglio.
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