Blogtour “Baby don’t cry” di Paola Garbarino
Buongiorno oggi c’è la terza tappa del mini blogtour del romanzo “Baby don’t cry” di Paola Garbarino, uscito il 28 Ottobre, il mio blog stamattina ospiterà una mini intervista all’autrice di questo libro che ringrazio ancora per la sua disponibilità.
Domani la mia amica del blog Rachel Sandman Author farà la recensione mi raccomando non perdetevela.
Questa storia come è nata?
Ciao a
tutti e grazie per lo spazio che mi dedicate.
Allora,
Baby don’t cry è nata, come sempre, da una sola idea che poi si è
trasformata in una storia. Avevo pensato a un romance leggero, la
storia di due universitari, amici con benefici, che si scoprono
innamorati. Poi la storia si è scritta da sola, portandomi da
un’altra parte, più profonda, scavando nel loro passato,
nell’adolescenza, nelle ceneri del primo amore.
Ti vedi più in Milo o Petra?
In
tutti i personaggi c’è una traccia di me, penso sia inevitabile.
Tra i due, Petra è quella che, nell’adolescenza, mi somigliava di
più: insicura, un po’ imbranata. Milo ha la mia combattività, il
voler vedere il lato positivo anche nelle cose negative.
Se il tuo libro diventasse un film quali attori ti piacerebbe vedere
interpretare i protagonisti?
Gli
avatar ideali dei miei personaggi sono due modelli: Francisco
Lachowsky e Barbara Palvin. Per gli attori non ho idea, non sarebbe
semplice perché dovrebbero poter dimostrare quattordici anni e poi
venticinque, quindi presumibilmente sarebbero attori diversi per
fascia d’età.
Come è nata questa passione per la scrittura? Hai altre passioni?
La mia
passione per la scrittura direi che sia nata appena ho imparato a
scrivere, e avevo già l’amore per le storie in generale, adoravo
le fiabe, le leggende. I miei grandi interessi sono la Letteratura,
il Cinema, il Fumetto. Mi piace la creatività, ad esempio tutta la
grafica dei miei libri è opera mia. Mi piace dipingere, creare
bigiotteria, e altri hobby manuali. Ma lo scrivere e la lettura
restano i miei preferiti.
C’è un libro da te scritto a cui sei molto legata?
Ovviamente
sono legata a tutte le mie creazioni In particolare mi sento
legata a: Stella polare, lo spin-off della mia Stars Saga, non
riuscivo a lasciar andare uno dei personaggi, quindi ho scritto la
storia, più molti inediti, totalmente dal suo punto di vista. Baby
Don’t Cry, ci sono dentro così tante cose! E il mio fanta romance,
Il popolo dei Sogni, che secondo me è più complesso e “filosofico”
e, da fantasy, purtroppo in Italia ha meno mercato.
Quando inizi a scrivere un nuovo romanzo hai già la tua play list o
le canzoni ti vengono in mente durate la stesura del libro?
Ho
delle canzoni che per me sono dei cult e le ascolto sempre, la
playlist di un romanzo invece è creata apposta per il libro, devono
essere canzoni che in qualche modo richiamino la trama, ovviamente
canzoni che mi piacciono molto. Tra i miei gruppi preferiti ce ne
sono molti degli anni Ottanta e Novanta (Depeche Mode e Pearl Jam,
per citarne due). Di contemporanei ho una passione per i Tokio Hotel
e per i Thirty seconds to Mars.
Che messaggio vorresti lasciare con questo libro?
A volte
si prende un errore e lo si trasforma nel nostro futuro. Bisogna
stare molto attenti, perché ogni azione ha sempre una conseguenza.
Credo che la Speranza sia un dono e in tutti i miei romanzi è una
componente molto forte. Non ho la pretesa di insegnare qualcosa agli
altri, io metto nei miei libri ciò in cui credo, spero che gli altri
possano ritrovarvi anche un pezzetto di loro stessi.
Cosa stai leggendo in questo periodo?
Sono
una lettrice appassionata di Fantasy. In questo momento sto
terminando la serie paranormal romance “Covenant” di Jennifer
Armentrout.
Grazie
a tutti, vi aspetto in uno dei miei libri ;-)
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